Partiamo da una certezza: risparmiare grazie al risparmio energetico si può. Ridurre le spese per il riscaldamento della casa passa attraverso una serie di azioni, che vanno da semplici accorgimenti alla portata di tutti fino a ristrutturazioni e installazioni di sistemi ad alta efficienza energetica.
Se quest’ultimi non sono sempre possibili e riguardano soprattutto chi acquista una nuova abitazione, ci sono anche piccoli gesti che possono migliorare l’efficienza energetica delle nostre case. Analizzeremo insieme tutte queste possibilità di risparmiare grazie al risparmio energetico.
L’importanza dell’efficienza energetica
Avere una casa ad alta efficienza energetica significa vivere in un ambiente con un microclima interno non facilmente modificabile dalle condizioni esterne. Si traduce quindi nell’avere una temperatura ideale, che siamo noi a scegliere, e mantenerla per lungo tempo, indipendentemente dal fatto che fuori sia caldo torrido o freddo gelido.
A determinare l’efficienza energetica di una casa sono quindi i sistemi di riscaldamento e di raffrescamento, ma anche l’isolamento dall’esterno. Tutti fattori che, insieme, definiscono la cosiddetta classe energetica. In Italia circa il 50% delle abitazioni ricade nella classe energetica G, la più bassa. Un dato significativo, che tuttavia non sorprende, se si considera come l’85% degli edifici nelle nostre città è antecedente al 1991, come analizzato nell’articolo un’app per migliorare la classe energetica del condominio. Un dato che stride con quello di altri paesi europei.
Se da noi per il riscaldamento domestico si consumano in media 150/200 kWh per metro quadro all’anno, in Germania il consumo medio si attesta sui 70 kWh. Significa, di fatto, consumare di più, spendendo di più e producendo più emissioni inquinanti.
Come migliorare l’efficienza energetica della casa
In Italia si calcola che il 15% del consumo energetico nazionale riguarda proprio il riscaldamento domestico. Un consumo che potrebbe essere di gran lunga ridotto, attraverso una serie di interventi. Da quelli più importanti e strutturali, come l’isolamento delle mura esterne attraverso l’installazione di un cappotto termico, all’ammodernamento dei sistemi di condizionamento, fino a accorgimenti più semplici, come quelli visti ad esempio nell’articolo sul raffrescamento passivo della casa o altri per i quali basta il semplice ricorso al fai da te. Esploriamo insieme tutti questi modi di risparmiare grazie al risparmio energetico.
Gli accorgimenti più semplici
Tra gli accorgimenti più semplici per migliorare l’efficienza energetica della nostra casa c’è la posa di pannelli riflettenti nella parte di muro dietro i caloriferi. Parte del calore prodotto da ciascuna unità viene assorbita proprio dal muro e viene, di fatto, dispersa. Installando questi pannelli, facilmente acquistabili in ogni negozio di articoli per la casa e il fai da te, si fa in modo che tutto il calore venga convogliato verso l’ambiente interno. Senza essere assorbito dal muro e senza quindi andare disperso. Allo stesso modo è utile lasciare i termosifoni liberi, senza cioè appoggiarvi sopra vestiti o coprirli con tende, tessuti o altro.
Termovalvole
Un’altra soluzione facilmente adottabile per migliorare la classe energetica della propria abitazione è dotare i caloriferi di termovalvole. Attraverso una manopola graduata, si può fare in modo che la singola unità di riscaldamento produca più o meno calore. Questo consente di stabilire l’emissione di calore in ciascuna stanza e di risparmiare quindi energia in ambienti dove non ci serve una temperatura particolarmente alta.
Come in cucina, ad esempio, mentre ci si adopera tra forno e fornelli, che già di loro producono calore. Oppure possiamo ridurre il riscaldamento in soggiorno, quando abbiamo tanti ospiti e possiamo sfruttare il calore prodotto dalla presenza di più persone in un ambiente ristretto.
Le case di nuova concezione ne sono, in genere, già dotate, ma le termovalvole, o valvole termostatiche, sono una soluzione a basso costo, che non richiede interventi impattanti e adottabile anche da chi vive in contesti con riscaldamento centralizzato.
Infissi
Salendo leggermente di livello come tipo di intervento, passiamo a porte e finestre. Come già trattato più dettagliatamente nell’articolo sulla sostituzione degli infissi in condominio, sostituire i serramenti, passando ad esempio da finestre in legno a strutture metalliche, può migliorare l’isolamento termico della casa. Risultati ancora migliori si possono ottenere installando vetri di nuova concezione.
Specie nelle abitazioni più vecchie, dove sono ancora presenti vetri singoli, optare per un vetro doppio, ma oggi ve ne sono anche tripli e quadrupli, che creano un cuscinetto d’aria o di gas argon tra uno strato e l’altro, ostacola notevolmente la dispersione di calore. Allo stesso modo, si può intervenire sulle porte che danno verso l’esterno.
Del resto, limitare gli spifferi d’aria è di fondamentale importanza. Consente di riscaldare gli ambienti più velocemente e soprattutto di mantenere più a lungo la temperatura ideale, evitando quindi di dover far lavorare la caldaia e riducendo, in definitiva, i consumi.
L’importanza di un impianto moderno
Se bastano alcuni semplici accorgimenti per evitare le dispersioni di calore, la classe energetica della casa è strettamente legata anche all’efficienza degli impianti. Risparmiare grazie al risparmio energetico passa quindi attraverso un impianto di riscaldamento moderno e funzionale. Un aspetto che influisce notevolmente anche sulle emissioni inquinanti. Non a caso, abbiamo visto come grandi città, quali Milano, si impegnino con campagne e incentivi per la sostituzione delle vecchie caldaie a gas.
Caldaie a condensazione
Ultimamente si sente parlare sempre più spesso di caldaie a condensazione. Nella caldaia classica i fumi prodotti dalla combustione vengono subito convogliati verso la canna fumaria per evitarne la condensazione, che produrrebbe umidità, causando fenomeni corrosivi.
La caldaia a condensazione, invece, è concepita per fare in modo che il vapore acqueo prodotto dai gas di combustione venga recuperato e utilizzato nel processo di riscaldamento.
In questo modo, si riduce notevolmente la potenza dispersa. A parità di calore prodotto quindi, una caldaia a condensazione consuma meno energia di una tradizionale.
Sistemi di riscaldamento intelligenti
Un ulteriore step per migliorare la classe energetica di un’abitazione lo offre la domotica. Lo abbiamo già accennato in un interessante articolo che parla di case intelligenti grazie alla domotica.
Di fatto, la domotica consente di gestire a distanza sia l’apertura/chiusura di porte e finestre, sia la regolazione dell’impianto di riscaldamento. Questo significa poter avviare la produzione di calore quando, ad esempio, usciamo dall’ufficio per tornare a casa.
Ma, ancora di più, permette di differenziare il microclima di ciascun ambiente. Per ogni stanza, possiamo impostare la temperatura desiderata e farlo anche con un certo anticipo. Le soluzioni messe a disposizione dalla domotica sono tante e aprono scenari davvero interessanti, che vale la pena di esplorare.
Coibentazione
La coibentazione è aspetto imprescindibile per l’efficienza energetica di una casa. Il vantaggio di avere un impianto moderno ed efficiente, con una caldaia a condensazione, magari gestita anche da sistemi domotici, può essere facilmente vanificato da mura male isolate. A maggior ragione se i difetti di isolamento interessano le mura che danno sull’esterno.
In questo modo le pareti di casa sarebbero esposte all’effetto dell’umidità e soggette quindi alla formazione di muffe. Come trattato nell’articolo anche i muri fanno la muffa, si può ovviare rivestendo le pareti dall’interno. Esistono diversi materiali isolanti di comprovata efficacia. Anche se va considerato che questa soluzione comporta una, pur minima, riduzione del volume utile dell’appartamento.
In sostanza, porta via spazio dall’interno. Al contrario, un rivestimento esterno, come il cappotto termico, non solo evita di ridurre la superficie interna disponibile, ma è anche un accorgimento più efficace e duraturo nel tempo. Comporta ovviamente un maggiore impatto e, specie se abitiamo in una realtà condominiale, richiede il consenso altrui, attraverso l’approvazione della proposta in assemblea condominiale.
Bonus fiscali
Se il principale ostacolo all’idea di effettuare interventi per migliorare la classe energetica della nostra abitazione, va ricordato che molte delle soluzioni descritte rientrano negli ecobonus 2019, recentemente confermati anche per il 2020. Significa poter beneficiare di detrazioni fiscali dal 50% fino al 65%.
In particolare, rientrano tra le spese detraibili al 65% quelle che riguardano il passaggio a una caldaia a condensazione in classe energetica A e la contestuale installazione di valvole termostatiche ai caloriferi. Se si opta per la sola caldaia a condensazione in classe A, lo sconto previsto è del 50%. Nessuno sconto previsto, invece, se si installano caldaie di classe energetica inferiore (a partire quindi dalla B).
Oltre alla tipica modalità di rimborso Irpef, che avviene attraverso la dichiarazione dei redditi, si può scegliere, in alternativa, di beneficiare di uno sconto sul prezzo d’acquisto del nuovo impianto. In ogni caso, occorre allegare la documentazione dei pagamenti effettuati.
I bonus fiscali riguardano anche altre opere mirate all’efficientamento energetico, a partire dall’isolamento delle mura, fino alla sostituzione degli infissi, con modalità che variano a seconda del tipo di intervento. Sono tanti i modi per risparmiare grazie al risparmio energetico. Dagli accorgimenti più semplici e alla portata di tutti, fino a interventi più impattanti, ma duraturi.
In ogni caso, si tratta di un investimento. Sia perché ci porta a risparmiare quanto consumato per riscaldare (o rinfrescare, nella stagione estiva) gli ambienti. Sia perché migliorare la classe energetica della casa aumenta ne aumenta il valore commerciale. E’ stato stimato che passare dalla classe energetica G (la peggiore) alla A comporta una riduzione media dell’85% sui consumi annui e, al contempo, aumenta di circa il 15% il valore di mercato dell’immobile.