La Rete Internet Condominiale è una soluzione che può portare vantaggi, soprattutto a livello di costi e di facilità d’installazione. Un’opzione valida soprattutto nelle realtà in cui l’offerta di internet a banda larga non è ancora sviluppata al punto di proporre una buona varietà di scelta tra operatori e tariffe. Si tratta, di fatto, di un unico abbonamento al servizio, che viene diffuso e reso disponibile in ogni unità immobiliare del condominio. Volendo, anche negli spazi comuni. Vediamo oggi di chiarire quali sono regole, vantaggi e problemi di una rete internet condominiale.
Come funziona
Per rete internet condominiale si intende un unico servizio di fornitura che permette la connessione a tutti i condomini. Si installa un apparato detto access point, che viene situato in un locale comune, come può essere quello riservato ai contatori. È questo access point, letteralmente “punto d’accesso”, che porta il segnale dell’operatore al condominio.
Da qui viene poi propagato a tutte le unità immobiliari, attraverso un cablaggio fisico, cioè tramite cavi che arrivano all’interno di ciascuna abitazione, oppure tramite ripetitori Wi-Fi (la tecnologia senza cavi) da posizionare su ogni piano dell’edificio. In questo modo, ogni appartamento sarà servito da una connessione internet, cui potrà accedere per mezzo di una password personale, così da proteggere privacy e sicurezza dei dati. Esattamente come accade per una connessione privata.
Quali vantaggi?
Una rete internet condominiale può presentare diversi vantaggi. A partire dall’accedere a offerte dal rapporto qualità/prezzo impensabili per un abbonamento singolo. Una rete condominiale permette di godere degli stessi servizi di una connessione privata con circa la metà della spesa. Ogni appartamento viene dotato del suo accesso indipendente alla linea e può sfruttarlo anche per la telefonia, per la televisione e i servizi in streaming e persino per implementare tutte quelle innovazioni descritte nell’articolo case intelligenti grazie alla domotica.
Non solo, con una rete condominiale si può rendere internet disponibile anche nelle aree comuni dell’edificio, alla stessa maniera di quegli spazi pubblici (come biblioteche e centri commerciali, tanto per fare degli esempi comuni) dotati di libero accesso wi-fi. E ancora, l’internet condominiale può rendere facile l’installazione di sistemi di videosorveglianza o di dispositivi per il superamento delle barriere architettoniche.
Si potrebbe persino realizzare, infine, un portale condominiale, cioè una sorta di sito dedicato ai soli condomini, dove poter consultare i dati di gestione (come quelli relativi alle spese sostenute/da sostenere) e facilitare le comunicazioni tra i condomini stessi o tra condomini e amministratore. Attraverso questo servizio si potrebbe, ad esempio, segnalare un guasto all’ascensore o all’impianto elettrico, oppure denunciare rumori molesti.
Possibili problemi
Ovviamente, esiste anche un rovescio della medaglia ai vantaggi offerti da una rete internet condominiale. A partire dalla velocità di connessione. Trattandosi di un unico accesso per tutti, ci sono fasce orarie in cui pochi sono connessi e dunque la navigazione risulterà fluida e immediata, altre in cui, invece, sono tutti intenti a consultare siti, caricare foto o video sui social o a guardare eventi sportivi e serie TV on demand. In quest’ultimo caso, la connessione potrebbe risultare più lenta e dare qualche problema.
È come se ci fosse un unico impianto per l’acqua calda. Se si fa la doccia nello stesso momento in cui lo stanno facendo anche altri dieci condomini, l’acqua potrebbe non arrivare calda come la vorremmo. Tutto dipende dalla larghezza della banda messa a disposizione dall’operatore che fornisce l’accesso a internet.
C’è sempre una velocità minima di connessione garantita a tutti gli utenti e che corrisponde proprio alla situazione di maggior traffico dati. Un aspetto che va valutato attentamente nel momento in cui si decide di sottoscrivere un contratto per una rete internet condominiale.
Regole e suddivisione delle spese
L’installazione di una rete internet condominiale rientra tra le cosiddette innovazioni necessarie regolamentate dalla Legge 66 del 2001. Esattamente come per l’antenna per la TV satellitare, l’assemblea condominiale può deciderne l’installazione con una maggioranza pari a un terzo dei partecipanti all’assemblea stessa, che rappresentino almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio.
Sarà l’amministratore a gestire la ripartizione delle spese, sia per l’installazione e gli eventuali interventi di manutenzione all’impianto, sia per il costo del servizio. Questo dipende dal tipo di contratto sottoscritto col fornitore. Se si tratta di un abbonamento a consumo, ogni condomino pagherà in base al suo effettivo utilizzo.
Per l’installazione di eventuali servizi aggiuntivi, come una rete di videosorveglianza o la diffusione del Wi-Fi nelle parti comuni, vale sempre il criterio stabilito dal Codice Civile Art. 1120 e Art. 1121. Si può procedere, a patto di non alterare il decoro e la stabilità dell’edificio, né di modificare o impedire a qualunque condomino l’accesso alle parti comuni.
Se la maggioranza non approva
Se la proposta di una rete internet condominiale non dovesse ottenere la maggioranza necessaria in sede di assemblea, l’iniziativa può comunque essere intrapresa da due o più condomini. Costoro potranno quindi procedere alla valutazione e all’eventuale installazione di una rete comune al servizio dei rispettivi appartamenti suddividendone le spese. Restano fermi i vincoli stabiliti dai sopracitati articoli 1120 e 1121 del Codice Civile. In questo caso, ovviamente, i costi saranno sostenuti unicamente dai condomini che hanno aderito, sulla base di quanto previsto dal tipo di contratto stipulato.