Detrazioni fiscali per ristrutturazione e riqualificazione energetica
Le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie sono state confermate dalla Legge di bilancio 2019 (Legge 30 dicembre 2018, n. 145, pubblicata sulla G.U. Serie Generale n. 302 del 31 dicembre 2018) e quindi ha prorogato al 31 dicembre 2019 le detrazioni al 50% per gli impianti di climatizzazione invernale e per gli interventi di ristrutturazione edilizia e le detrazioni al 65% per la riqualificazione energetica degli edifici. Vediamo di saperne di più.
Detrazioni fiscali per ristrutturazioni
Si possono detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute fino ad un limite di spesa pari a 96mila euro (IVA inclusa) per unità immobiliare, ripartite in 10 quote annuali di pari importo per le seguenti attività:
- Opere di manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio
- Opere di manutenzione straordinaria
- Ristrutturazione edilizia
- Risanamento conservativo
Le detrazioni fiscali della Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2019 per i lavori in edifici privati mentre, per quanto riguarda le spese sostenute per interventi in parti comuni di condomini, la scadenza è fissata al 31 dicembre 2021. È importante ricordare che i contribuenti non titolari di reddito d’impresa devono pagare con bonifico bancario o postale per usufruire delle detrazioni. Ecco come effettuare il bonifico per essere valido:
- Ai fini delle detrazioni fa fede la data in cui viene effettuato il pagamento
- In ogni caso il bonifico deve essere effettuato dal soggetto che intende usufruire dell’agevolazione fiscale, che dovrà indicare il proprio nome, cognome e codice fiscale
- Se la spesa per i lavori di ristrutturazione è sostenuta da più soggetti dovranno essere indicati nome, cognome e codice fiscale delle persone interessate alla detrazione fiscale
- Per le parti comuni condominiali sarà l’amministratore ad effettuare il bonifico indicando codice fiscale del condominio
- Nel bonifico ristrutturazione edilizia verrà indicato il codice fiscale/partita iva del beneficiario ovvero chi ha svolto i lavori
- Nella causale del bonifico per ristrutturazione dovrà essere indicato la corretta dicitura: “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986 – Pagamento fattura n. ___ del___ a favore di ___ partita Iva ___”;
Tuttavia, ci sono alcune spese che anche se non pagate con bonifico “speciale per detrazioni” possono essere detratte esempio:
- Autorizzazioni e denunce di inizio lavori
- Ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti
- Imposte di bollo
- Oneri di urbanizzazione
- Diritti per concessioni
Anche chi usufruisce di un finanziamento per pagare i lavori di ristrutturazione può beneficiare delle detrazioni fiscali, come nel caso l’impresa che ha effettuato i lavori viene pagata dalla società che concede il finanziamento e che dovrà eseguire il bonifico “speciale” seguendo le norme sopra riportate
Non sono soltanto i proprietari dell’immobile a poter accedere al bonus ristrutturazione, ma anche gli inquilini in affitto, gli usufruttuari e i nudi proprietari.
Detrazioni fiscali per Riqualificazione Energetica
Le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica a vantaggio di quei contribuenti che investono nel miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile sono state confermate nella misura del 65% fino al 2021.
Se l’intervento incide per una percentuale maggiore del 25% dell’edificio si potrà incrementare la detrazione sino al 70 % ed un’ulteriore 5% per i lavori volti al miglioramento della prestazione energetica, sia invernale che estiva.
Le soglie d’ intervento sono le seguenti:
- 30.000,00 euro per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione
- 60.000,00 euro per i lavori di riqualificazione dell’involucro di edifici esistenti e per l’installazione di pannelli solari
- 100.000,00 euro per chi effettua lavori di riqualificazione energetica globale.
I condomini devono possedere la fattura relativa alle spese sostenute e il bonifico parlante contenente le indicazioni dei dati del richiedente, il codice fiscale del beneficiario e la causale del versamento. Sui pagamenti relativi a lavori di ristrutturazione edilizia o efficientamento energetico le banche e le Poste Italiane devono applicare una ritenuta di acconto nella misura dell’8%.